Settimana Identitaria 2025, Pietramontecorvino capitale della transumanza. Grande successo per il convegno sul progetto TRAME

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Grande successo per il convegno dedicato al progetto TRAME (Transumanza, Ricerca, Archivi, Memorie, Ecomuseo) che si è svolto lo scorso 11 maggio, presso la nuova sede della Pro Loco di Pietramontecorvino, nell’ambito della Settimana Identitaria, per l’edizione 2025.

L’evento, intitolato “Tratturi e pastorizia, patrimoni bioculturali in movimento. Un Ecomuseo delle Transumanze come proposta di rigenerazione territoriale“, finanziato nell’ambito del Progetto Changes,  ha visto la partecipazione di illustri relatori ed esponenti dei comuni limitrofi.

Il convegno ha rappresentato un momento fondamentale per discutere e approfondire le potenzialità della transumanza come strumento di valorizzazione culturale, ambientale ed economica, stimolando un vivace dibattito finale che ha confermato l’interesse e l’importanza del tema per il territorio. Un territorio che punta alla rigenerazione, attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali e che punta alla creazione di un Ecomuseo delle Transumanze.

Tra gli interventi quello della prof.ssa Letizia Bindi, dell’Università del Molise,  che ha posto l’accento sul legame tra pastorizia e antropocene, evidenziando come le pratiche pastorali tradizionali possano offrire spunti per affrontare le sfide ambientali contemporanee. Il suo contributo ha messo in luce come la pastorizia non sia solo un retaggio del passato, ma una risorsa viva per un futuro sostenibile, capace di creare connessioni tra territori e comunità.

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Interessante il punto di vista anche del prof. Pasquale Favia dell’Università di Foggia, che ha illustrato l’importanza delle ricerche storico-archeologiche per la comprensione e la valorizzazione dei patrimoni materiali della transumanza. Nello specifico, il professore, ha presentato il progetto di catalogazione digitalizzata del patrimonio bioculturale della transumanza. Questa piattaforma digitale, basata sui principi Open Science e FAIR data, mira a diventare uno strumento innovativo per la gestione della conoscenza ecomuseale, modulabile e scalabile per l’intero territorio della transumanza.

Il dibattito è entrato nel vivo con l’intervento del prof. Massimo Monteleone, dell’ Università di Foggia, che si è concentrato sui paesaggi della transumanza e sul loro ruolo nel “rammendo ecologico territoriale”. Monteleone ha sottolineato la valenza ecologica della rete tratturale, considerandola come un insieme di “arterie verdi” e corridoi ecologici capaci di migliorare la connettività ambientale e di contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici. Il professore ha concluso illustrando possibili azioni pilota di valorizzazione, come la creazione di margini inerbati e aree buffer, e l’opportunità di pratiche agricole sostenibili per generare crediti di carbonio.

Il convegno ha rappresentato un momento di confronto nell’ambito della Settimana Identitaria, volto a sottolineare l’interesse e l’impegno delle comunità locali nel voler essere protagoniste della valorizzazione del proprio patrimonio e nella costruzione di un futuro sostenibile per i Monti Dauni.

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